venerdì 24 gennaio 2014

Tra Cinema e Realtà: Disconnect

Tra Cinema e Realtà: Diconnect
  

Disconnect è un film del 2012 diretto da Henry Alex Rubin, con protagonista Jason Bateman. Il film viene presentato fuori concorso durante la 69ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica. Presentato l'11 settembre 2012 al Toronto International Film Festival ed alla 69ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica
.La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 12 aprile 2013 ed in quelle italiane dal 9 gennaio 2014.
 Racconta le vicende di personaggi  imprigionati  nella  rete e caduti nelle trappole che si  nascondono nelle chat,nei  siti di incontro e nei social network. Una coppia  di sposi  vittima  di  un furto eseguito  da  un hacker; un  ex   poliziotto che scopre che il figlio teenager fa il bullo su  internet;  una giornalista televisiva  che cerca  di convincere un ragazzo coinvolto in  un losco giro di video chat per adulti a diventare il protagonista di un suo articolo. Un intreccio di  storie sulla ricerca del contatto umano in un mondo dove ormai la quotidianità creta da computer , social network, giochi, sembra più vera del reale.
Descrivendo a pieno la realtà in cui viviamo, costellata di chat, messaggi fotografie istantanee che racchiudono momenti della nostra vita, ormai non più privata,in un mondo che sempre più spesso diventa il primo spettatore.
Il nostro millennio è ormai caratterizzato dalla comunicazione virtuale, grazie ad internet e al fenomeno dei social network, con il prezioso supporto di strumenti  sempre più innovativi (tablet, iphone, ipad, smartphone) che permettono di “restare connessi” in qualunque momento del giorno e della notte, in ogni parte del mondo.
Alcuni social network come Facebook e Linkedin sono ottimi mezzi per promuovere la propria attività professionale e artistica e anche per promuovere la diffusione di notizie di pubblica utilità;ma anche l’uso di messaggistica istantanea ed e-mail può essere utile non solo in ambito lavorativo ma anche personale, permettendo di colmare, in un certo qual modo,le distanze fra amici e parenti che vivono in città o nazioni diverse.


Ma a volte,(siamo sinceri il più delle volte), questi strumenti di comunicazione virtuale creano non pochi problemi. Penalizzano il dialogo innescando tutta una serie di piccoli malintesi che, se non chiariti tempestivamente ,rischiano di innalzare barriere insormontabili fra gli interlocutori; false identità, bullismo virtuale, prostituzione,tutti rischi nei quali si può incorrere quando permettiamo alla rete di creare intorno a noi uno specchio di illusoria perfezione.C’è da augurarsi che questo comportamento non sconfini in modo incontrollato, distruggendo una realtà che in fin dei conti non è cosi male.

Paola Iaia


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