sabato 11 maggio 2013

Agnese Borsellino


Agnese Borsellino, una vita per Paolo.
















All'età di 71 anni, si è spenta nella sua casa di Palermo, Agnese Piranio Leto. Vedova del magistrato ucciso dalla mafia Paolo Borsellino. La città di Palermo ed in particolare i giovani di destra, provenienti dalle organizzazioni giovanili e universitarie AN, hanno voluto renderle omaggio affiggendo per le strade del quartiere striscioni con la scritta: "Agnese e Paolo di nuovo insieme". I funerali si sono svolti nella chiesa di Santa Luisa di Marillac, dove il feretro è giunto accompagnato a spalla dagli amici e dal figlio Manfredi.

Alle esequie erano presenti il Presidente del Senato Pietro Grasso, i ministri dell'Interno e della Giustizia, Alfano e Cancellieri. Erano presenti inoltre il Capo della Polizia Alessandro Marangoni, il Comandante dei Carabinieri Leonardo Gallitela, il Comandante della Guardia di Finanza Saverio Capolipo. Presente ai funerali, anche l'ex procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, il quale ha espresso amarezza perchè i desideri di Agnese che da viva, ha portato avanti la ricerca iniziata da Paolo, non sono stati esauditi.

Una folla commossa ha assisito ai funerali anche fuori la chiesa che non è riuscita ad accogliere tutti i presenti. Il parroco, Don Cosimo Scordato, ha iniziato la sua omelia dicendo :"QUELLO DI AGNESE È STATO UN MARTIRIO BIANCO". Dopo aver ricordato il suo carattere umile ma forte, Don Cosimo ha sottolineato che durante la sua vita Agnese, non ha fatto altro che inseguire la verità, e, ha chiesto perdono per il martirio di tante persone. Sempre durante un passaggio dell'omelia, il parroco, ha richiamato le parole dell'Apocalisse di San Giovanni, ricordando che :"DIO NON VUOLE CHE SI VERSINO LACRIME". “È giusto prevenire le lacrime e asciugarle quando è necessario”-ha aggiunto-“ ma Agnese ha esaurito tutta la sua vita pe questo obiettivo:"HA DATO TUTTO CIÒ CHE HA POTUTO, DIMOSTRANDO DI CERCARE LA VERITÀ AFFINCHÈ IL MARTIRIO DEL MARITO NON RESTASSE INSPIEGATO".

Come ha affermato il parroco, Agnese era veramente una donna forte e  coraggiosa; nel Dicembre 2012, commentando il conflitto d'attribuzione sollevato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nei confronti della Procura di Palermo che indaga sulla trattativa Stato-Mafia, Agnese disse:” NON HO IL TITOLO NÈ LA COMPETENZA PER COMMENTARE CONFLITTI D'ATTRIBUZIONE, MA HO IL DOVERE ED ANCHE IL DIRITTO DI MANIFESTARE TUTTO IL MIO SDEGNO PER UN EX MINISTRO, PRESIDENTE DI CAMERA E VICE PRESIDENTE DEL CSM, CHE NON HA AVUTO SCRUPOLI NEL TELEFONARE ALLA PIÙ ALTA CARICA DELLO STATO CHE HA TUTTA LA MIA STIMA-. Agnese aggiunge:" CHI ERA E CHE RUOLO AVEVA L'ALLORA MINISTRO DELL'INTERNO, NICOLA MANCINO,QUANDO QUEL POMERIGGIO DEL 1 LUGLIO 1992 INCONTRÒ MIO MARITO? PERCHÈ PAOLO RIENTRATO LA SERA DISSE DI AVER RESPIRATO ARIA DI MORTE?

La domanda che si pone Agnese, forse è la stessa che ci poniamo tutti noi italiani da quel lontano 1992. Chi fu il vero mandante dell'omicidio di Falcone e Borsellino? Che la risposta forse sia in un'altra affermazione che Agnese? Ebbe il coraggio di dire : LA MAFIA È SOLO UN ESERCITO DI SOLDATI IN MANO ALLA POLITICA". La verità? Non l'avremo mai!

di Alice Buonanno

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