domenica 26 maggio 2013

- Il Degrado della Reggia di Caserta e…non solo -

- Il Degrado della Reggia di Caserta e…non solo -





Sara Malm, corrispondente del giornale inglese Daily Mail, scrive: “vandali e sciacalli minacciano il palazzo reale più maestoso al mondo”. Il sindaco Pio Del Gaudio è arrivato a chiedere l’intervento dell’esercito, mentre la sopraintendente Paola David, viene criticata dai sindacati e dai cittadini per la cattiva gestione del monumento vanvitelliano. Nell’articolo, la giornalista fa anche riferimento al fatto che il Palazzo Reale dei Borbone è stato anche set cinematografico di Stars Wars di George Lucas e di Mission Impossible.  Tutto quello che sta accadendo a Caserta in questi ultimi giorni sembra proprio una Mission Impossible.
 Dopo le polemiche e la diffida contro la David, presentata dai sindacati e dalla Corte dei Conti, Paolo Romano, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, afferma di voler acquisire ufficialmente i dati economici e di bilancio relativi alla gestione della Reggia, affinchè, sia fatta chiarezza sulla validità e i criteri di gestione di questo importante sito culturale. Romano afferma, inoltre, che da anni il decadimento della Reggia sia dovuto alla mancanza di fondi. Ma Romano non ci crede in
quanto la sovraintendenza, tra 2012/2013, ha fatto convergere al sito 800mila€ per spese urgenti.
Ciò che ora preme sapere in Regione è quanto realmente incassa la Reggia, quanto viene speso e, soprattutto, come e con quali criteri. Tutto questo menefreghismo nella gestione del sito ha comportato gravo conseguenze per la Reggia di Caserta: alberi che crollano ad ogni alzata di vento, discariche di amianto rinvenute nel Parco, pesci che continuano a morire nelle vasche monumentali invase dalle alghe e non solo, abusivismo commerciale, la facciata che è a rischio crollo da un momento all’altro e per finire, dulcis in fundo, i varchi laterali dell’entrata erano diventati piccole piazze di stupefacenti, fortunatamente eliminate dalle forze dell’ordine pochi mesi fa.
 Intanto, il numero dei visitatori diminuisce sempre di più, dal 1998 sono addirittura dimezzati. La Reggia di Caserta, però, non esaurisce i problemi riguardanti i siti archeologici e artistici della Campania. La prossima settimana si terrà a Caserta, all’hotel Jolly, un incontro organizzato da “Italia Nostra” per discutere del futuro della Reggia di Caserta e della Reggia di Carditello. Quest’ultima, situata a San Tammaro, provincia di Caserta, è un altro sito neoclassico appartenuto ai Borbone che da molti anni verte in uno stato di totale abbandono. Il tribunale di S.Maria Capua Vetere del 2007, ha messo il sito all’asta per un valore di 20milioni di euro. C’è un modo per scongiurare la vendita del Real Sito di Carditello e restituirla alla pubblica fruizione?
Spostandoci nella provincia di Napoli, la situazione non è diversa da quella casertana. Possiamo parlare di morte dell’arte e della cultura. Partendo da Pompei, il senso di desolazione e non curanza che espongono l’intera area a crolli e degrado di ogni tipo, senza trascurare i danni, piccoli e grandi, creati dagli atteggiamenti irresponsabili di un turismo fai da te. Le migliaia di persone che accorrono a visitare il sito rimangono sconcertati di fronte a questo spettacolo di degrado. Sarebbe opportuno chiedersi: “ che fine facciano i soldi provenienti dalla vendita dei biglietti d’ingresso?” Andando verso il mare, arriviamo a Bacoli, dove si trova la più grande cisterna d’acqua costruita dagli antichi Romani, la Piscina Mirabilis. Sito che potrebbe attirare milioni di visitatori ogni anno ma che purtroppo, può essere visitato solo prenotando telefonicamente.
Tutto questo è inaccettabile, è indecoroso e vergognoso. La Campania potrebbe essere la Regione più bella e visitata d’Italia per la sua storia,  le tante bellezze.  Ma siamo sempre gli ultimi per il decoro e i primi per indecenza, menefreghismo e criminalità.
Rousseau sosteneva che uno Stato buono era possibile solo se “gli interessi di tutti i cittadini coincidano almeno in parte”. Qui purtroppo vige solo una legge ed è quella del: “MANGIO SOLO IO”. 

 di Alice Buonanno

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