giovedì 6 febbraio 2014

ANMIL: Quando la disabilità apre nuovi orizzonti

ANMIL
Quando la disabilità apre nuovi orizzonti



Cos’è l’ANMIL e qual è la sua missione ?
L’ANMIL fu fondata a Milano nel 1933, ma a causa delle leggi fasciste subì uno scioglimento e di conseguenza con la caduta del regime dittatoriale fu rifondata a Roma nel 1943.  Da quasi 70 anni opera in Italia con personalità giuridica riconosciuta ed è stata eretta come ente morale. Diventa   ente pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e retta da uno statuto approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 1961, n.127, su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze.Nel 1982, la Sezione controllo enti della Corte dei conti le riconosce l'attività di rappresentanza e tutela delle categorie e dal 2003 diventa ANMIL Onlus. E’ soprattutto un'Associazione al servizio di tutti gli italiani per contribuire a creare la mentalità giusta affinché i valori del lavoro, in generale, siano al primo posto dell'agenda quotidiana della politica, della scienza, della cultura, della medicina e di tutte le nostre attività di ogni giorno. Del resto il significato del lavoro è tra quelli che la Costituzione collega direttamente alla nostra democrazia, fondando su di esso questa nostra Repubblica: esiste una dimensione etica irrinunciabile per tutti gli italiani, che deriva e procede da un lavoro onesto, dignitoso e sicuro, senza rischi per la salute e per la vita stessa.Nell’attuale contesto economico e sociale, derivante da una crisi economica e politica che perdura ormai da alcuni anni, l’ANMIL assume un ruolo di difesa nei confronti di un sistema di Welfare che sembra essere oggi sotto attaccoper valutare gli effetti dei futuri provvedimenti sul sistema di tutela degli invalidi del lavoro ed individuare possibili spazi di intervento sulle tematiche classiche della piattaforma rivendicativa ANMIL.

Cosa rivendica l’ANMIL?
Tra le tante battaglie rivendica:
ü La definitiva abolizione del divieto di cumulo tra le prestazioni liquidate dall’INPS a seguito di infortunio o malattia professionale e la rendita INAIL che ha per oggetto lo stesso evento invalidante, fino a concorrenza della rendita stessa.      
ü Il recupero nell’ambito del sistema generale dell’adeguamento Istat del valore punto del danno biologico.
ü La necessità di una riflessione sull’inadeguatezza della normativa in tema di assistenza personale continuativa.
ü La polarizzazione delle battaglie per la tutela della specificità degli invalidi del lavoro su sanità e riabilitazione di vita in modo che essi possano averle in modo “privilegiato” per le conseguenze dirette, averle e averle comunque gratis od a costi congrui a carico dell’assicurazione pubblica anche per la tutela dello stato di salute generale comunque compromesso dalla disabilità.
ü L’inserimento nel Testo Unico Infortuni dell’assistenza psicologica per chi è vittima di un incidente sul lavoro, come parte integrante del complesso delle prestazioni sanitarie garantite agli infortunati.
ü Il superamento di alcune criticità manifestate dalla legge 68/1999 in tema dicollocamento mirato, tra cui ilgrado minimo di invalidità che dà titolo alla iscrizione nelle liste di collocamento mirato, grado che è rimasto immodificato dopo la riforma del decreto 38 del 2000 e della doppia valutazione che ancora viene richiesta all’infortunato per accedere alle prestazioni economiche da un lato e all’iscrizione nelle liste protette dall’altro.
ü Lo sblocco dei Fondi previsti all’art. 4 comma 6 della legge 68/99, finalizzati in parte alla riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro, attualmente giacenti presso il Ministero dell’Economia che non ha mai provveduto alla suddivisione sulle Regioni.
ü Con riferimento alle particolari esigenze della categoria dei grandi invalidi, la realizzazione di servizi garantiti per quanto riguarda le esigenze di: cure sanitarie, rieducative e palliative; fornitura di protesi ed interventi per il superamento delle barriere architettoniche; assistenza domiciliare con integrato apporto al ruolo delle famiglie; sostegno psicologico, sociale e professionale.
ü Il complessivo adeguamento della tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere.

Quando la disabilità apre nuovi orizzonti. Bruno Ventura, invalido sul lavoro e la sua carica nell’ANMIL.

Nel settembre 2010 il Presidente provinciale dell’ANMIL di Caserta, Saverio Cantile, coadiuvato dal Consigliere provinciale Luigi Capoluogo, dal Responsabile di Caserta Gabriele Vincenti e dalla dipendente Rosa Piccirillo, hanno proclamato all’unanimità, Bruno Ventura, un giovane invalido del lavoro di Piedimonte Matese, Responsabile della Delegazione ANMIL “Alto Casertano”,necessario punto di riferimento per i tanti associati dei comuni di Piedimonte Matese, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Castel del Matese, Gioia Sannitica, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, S.Gregorio Matese, S.Potito Sannitico e S.Angelo d’Alife. Dal 25 gennaio c.a., Bruno Ventura, ricopre anche il ruolo di Consigliere provinciale della sede di Caserta e Delegato al Congresso nazionale che si terrà in Sardegna il prossimo mese di marzo per rinnovare le cariche, come da statuto dell’associazione a livello nazionale e nella sua cittadina ricopre un ruolo di vice Presidente della Consulta del sociale, una branca associativa che raggruppa varie associazioni iscritte all’albo del comune.  

Caterina Corsica

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