martedì 4 febbraio 2014

Il Presidente della Repubblica Italiana

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA: Diritti e Doveri di questa istituzione

In seguito ad un referendum avvenuto nel 2 giugno del 1946 in cui il popolo italiano, appena uscito da una guerra, doveva scegliere come propria forma di stato tra la MONARCHIA e la REPUBBLICA, gli italianipreferirono “lasciare la via vecchia per quella nuova”, mandando in esilio i propri sovrani. Questo referendum viene ricordato anche perché in tale occasione le donne per la prima volta furono ammesse al voto, il c.d. “suffragio universale”, successivamente venne eletta un’Assemblea Costituente che redisse il testo della Costituzione Italiana ed elesse il Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola.Da allora sono stati eletti undici presidenti e sono :

·        Enrico De Nicola
·        Luigi Einaudi
·        Giovanni Gronchi
·        Antonio Segni
·        Giuseppe Saragat
·        Giovanni Leone
·        Sandro Pertini
·        Francesco Cossiga
·        Oscar Luigi Scalfaro
·        Carlo Azeglio Ciampi
·        Giorgio Napolitano.

Ancora oggi è poco chiaro il ruolo del Presidente della Repubblica Italiana. Egli rappresenta l’unità nazionale ed è garante della Costituzione, è a capo del Consiglio Superiore della Magistratura, ha il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa, nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e su proposta di quest’ultimo i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, nomina i senatori a vita, ha il potere di sciogliere le Camere, dopo aver sentito i pareri dei Presidenti delle due Camere, ed indirne le elezioni tranne negli ultimi sei mesi del suo mandato denominato anche  semestre bianco,può inviare messaggi alle Camere, può indire il referendum abrogativo e costituzionale, può concedere la Grazia e commutare le pene, promulga le leggi approvate in Parlamento, può dichiarare lo Stato di Guerra deliberato dalle Camere. Il suo ruolo è al di sopra dei tre poteri fondamentali ossia quello legislativo, esecutivo e giudiziario, egli è AL DI SOPRA DELLE PARTI e non svolge funzione attiva nell’indirizzo politico del Paese. Egli viene eletto dal Parlamento in seduta comune, tramite lo scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea nelle prime tre votazioni, solo dal quarto è sufficiente la MAGGIORANZA ASSOLUTA,  ossia la metà più uno. Il candidato deve avere seguenti requisiti: può essere eletto Presidente della Repubblica qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto cinquant’anni e che goda di diritti civili e politici. Una volta eletto il nuovo Presidente egli deve giurare fedeltà alla Costituzione davanti al Parlamento in seduta comune, il suo mandato dura sette anni ma può essere rieletto una sola volta, scaduto il suo incarico diventa automaticamente senatore a vita, egli non è responsabile delle sue funzioni ma può essere messo in stato d’accusa per ALTO TRADIMENTO ED ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE, Art. 90 Cost., che avviene davanti al Parlamento in seduta comune e successivamente giudicato davanti alla Corte costituzionale che deciderà con sentenza non soggetta a gravamento, a meno che dopo la condanna non emergano nuovi fatti tali da far riaprire un altro procedimento davanti alla Corte stessa.
 Il Presidente della Repubblica Italiana nasce dalle lotte partigiane che si opponevano alla guerra ed al regime dittatoriale instaurato grazie alla debolezza della monarchia, egli ha diversi poteri rispetto ai suoi colleghi europei e di altre nazionalità perché la nostra storia è ben diversa dalle altre ed la storia è un’ottima maestra di vita.

Sandra Barbaro


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