sabato 21 giugno 2014

Uno sguardo oltre lo studio: intervista a Davide Cavazza, Consulente Non Profit e Scrittore

Di Francesca Mastrogiacomo

Oggi intervistiamo Davide Cavazza, Consulente Non Profit e Scrittore, esperto in Community Management, Campaigning e People Raising. Ha ideato e curato il Manuale “Campagne per le Organizzazioni Non Profit” (EMI, Bologna 2006). Si occupa di consulenza strategica per il Non Profit. Inoltre, collabora come Docente e Formatore per Organizzazioni internazionali e italiane, Master Universitari e Corsi per Enti privati. Ha scritto il romanzo “La gabbia” (Leone, Milano 2013).

 


1)  Come fai ad occuparti di Terzo Settore e a scrivere Romanzi? Non è un continuo viaggio tra realtà e fantasia?

Ho sempre amato scrivere. Il volontariato mi ha insegnato quanto fosse bello costruire relazioni tra le persone che vogliono aiutarsi, e così quella passione è diventata una professione. Le organizzazioni sono un buon mezzo per aiutare le persone. La realtà è sempre sorprendente, e contamina la fantasia, che può liberare le emozioni che vedo. Provo a raccontarle, oltre che a fare qualcosa per favorire il cambiamento. Come consulente vedo moltissime Associazioni e sono a contatto con altrettante storie, storie vere, storie di persone. Coma autore ne traggo sempre ispirazione, indirettamente.

2)  Nel tuo romanzo “La gabbia” parli di amicizia e di amore, ma anche del mondo della politica e della comunicazione. La politica può cambiare davvero le cose?

Si. Può e deve. I protagonisti de “La gabbia” sono ragazzi che vogliono cambiare il mondo. Tommy, Stefano, Chiara e Gabriele hanno un sogno. Si ritrovano cresciuti, quindici anni dopo l’università, e contrapposti. Una campagne elettorale fa da sfondo al romanzo. Io credo che le scelte che si compiono, ogni giorno, sono importanti. Definiscono chi siamo. E sono convinto che si possa fare una buona politica, e che serva tanto impegno. Nel romanzo si vede da vicino cosa sia la politica e cosa sia il giornalismo, nel bene e nel male. E’ sempre una scelta precisa quella del “come” si vogliono fare le cose...

3)  Come descriveresti agli studenti di scienze politiche e/o materie affini la tua esperienza con Amnesty e UNICEF?

Bellissima. Fare parte di queste grandi Organizzazioni internazionali significa entrare in una famiglia. E poi in un’altra. Mondi fatti di entusiasmo, di sogni, ma a che di problemi e di mani che si sporcano per cercare soluzioni a temi difficili. Dalla teoria si passa alla realizzazione, e si prova sempre a migliorare un po’ quello che si è trovato. E si passa poi il testimone a chi lo farà ancora meglio di noi.

4)  Il progetto che hai avuto o hai ancora oggi più a cuore e nel quale speri la miglior riuscita?

Mi sono occupato di tanti temi importanti e coinvolgenti. Ne cito per tutti tre. I bambini soldato, la tortura e l’AIDS. Ho costruito grandi campagne, insieme a tanti. Oggi non smetto di battermi, per questi stessi temi e per altri. Il diritto fa continuamente passi avanti, e a ciascuno di noi che ha a cuore le sorti della comunità è chiesto di essere sentinella e protagonista delle cose da fare. Sempre.

5)  Tu hai contribuito a fondare e organizzare i Gruppi Giovani di Amnesty e i ragazzi di Younicef: che tipo di esperienza è stata? (Appena fatta questa domanda, Davide si apre a un sorriso un po’ emozionato)

Lavorare con i ragazzi è incredibile. Se gli adulti avessero la capacità e la volontà di ascoltare per davvero i ragazzi, di metterli alla prova e di dargli la possibilità di incidere, credo che il mondo sarebbe un posto molto migliore. I giovani di Amnesty e dell’UNICEF, ma in generale i ragazzi che fanno volontariato hanno fatto una scelta precisa. Quella di mettere il loro cuore e i loro cervelli al servizio degli altri. Tutto questo va sostenuto con politiche adeguate, con risorse adeguate e con strumenti tecnici adeguati! Dobbiamo crederci quanto loro, e credetemi, non è facile tenere il passo!

6)  Job opportunities: come si può lavorare per Amnesty International, per l’UNICEF o per altre Organizzazioni internazionali?

Controllando i siti internet di queste Organizzazioni. Lì ci sono pagine dedicate alla ricerca del personale e alle collaborazioni, ma anche agli stage. Le Organizzazioni sono tante, le possibilità molte più di quante si pensi. Occorre tenacia, e secondo me occorre pensare che non si sta “cercando un posto di lavoro”, ma che ci si sta impegnando per avere un posto tra le persone in gamba. Con loro, o al loro fianco. A prescindere dall’esito.

7)  Un messaggio a chi vuole intraprendere una carriera nella Cooperazione.

Essere tenaci. Frequentare corsi di approfondimento “giusti” per quello che si vuole fare. Capire che cosa esattamente si vorrebbe fare, perché le competenze richieste oggi nel Terzo Settore sono tante e diverse. Costruirsi un percorso lineare, magari focalizzato su ciò che più interessa, senza trascurare di vedere e provare più esperienze possibili. Alla fine, tutto tornerà utile. “Se puoi sognarlo, puoi farlo” diceva Walt Disney... E lui che di fantasia se ne intendeva ha costruito un bel po’ di realtà...


Twitter: @Davide_Cavazza
Facebook: www.facebook.com/davide.cavazza


lunedì 9 giugno 2014

Al via la quarta edizione della Summer School “Giornate d'Europa”. Dibattiti, incontri e tanto divertimento.

Al via la quarta edizione della Summer School “Giornate d'Europa”. Dibattiti, incontri e tanto divertimento.


Aieta, Calabria, a due passi da Praja, dal mare e dal sole, potrebbe essere una bella località vacanziera, no? Ed invece ogni anno da ormai quattro, universitari e docenti da tutta l’Italia la fanno trasformare per sette giorni nella “culla della cultura europeista”.
L’Associazione “Centro Rinascimento” con il suo presidente, il dott. Gennaro Cosentino, ha creato qualcosa di unico, che unisce in se l’esperienza di validi e stimati docenti del panorama italiano, con un supporto staff di prim’ordine e una location d’incanto..
Per il primo anno il nostro Dipartimento “scende in campo” con un partenariato con questa splendida iniziativa, che permette a chiunque sia interessato a partecipare, non solo di godere dei benefici che tale Summer School può dare a priori, ma inoltre da la possibilità a noi studenti di avere il riconoscimento di CFU, quale migliore incentivo?
La Summer School “Giornate D’Europa” è ormai una certezza ben consolidata nel panorama culturale ed universitario Italiano, grazie ad un offerta ampia e dai molteplici aspetti, in primis le lezioni che percorrono tutta la settimana e che di anno in anno si incentrano sull’Europa e le sue poliedriche sfaccettature, lezioni che vengono impartite da docenti che provengono da tutto il territorio, e hanno dato modo di avere a disposizione degli studenti un bagaglio di conoscenza ampio e intenso, nomi come Paolo Garonna, Guerino D’Ignazio, Giuseppe De Bartolo, Alberto Ventura, e ancora; Nicola Neri, Mario Bozzo, Daniela Piana sono solo alcuni dei docenti che hanno arricchito il “pacchetto” messo a disposizione di chi ha avuto la fortuna di partecipare a questa settimana di istruzione si, ma non si pensi alla classica lezione universitaria.
La possibilità inoltre durante tale settimana di seguire un ciclo di seminari sui famosi “FESR” rende in pratica l’utile usufrutto di sapere e comprendere cosa siano questi fantomatici fondi, e come questi possano essere usati, elemento importante per chi come noi studenti uscendo dall’università ha l’impellente necessità di costruirsi un proprio “futuro” .
Un ambiente vivace, stimolante, fresco, docenti che nonostante i nomi altisonanti si pongono a livello di ogni ragazzo, dialoghi, dibattiti, tutto questo è un fondamentale ingrediente che ha reso la Summer School “Giornate D’Europa” ciò che è ora.
Non dimentichiamo poi l’aspetto “Ludico”, escursioni in barca, serate musicali e di festa, buffet, e convivialità per i precedenti tre anni l’hanno fatta da padrone in un clima si intellettuale ma al contempo disteso e piacevole.
Ebbene quest’anno nella quarta edizione di quest’iniziativa il tema sarà "Europe State of Mind - L’Europa tra Concetto, Percezione e Crisi di Rappresentanza" e avrà luogo appunto ad Aieta, fra il 24 e il 30 Luglio.
Cosa è possibile dire oltre tutto ciò? È esperienza personale la mia, quella di chi da quattro anni partecipa a questa iniziativa, mi ha coinvolto fin dal primo momento, e la consiglio pienamente a chi voglia fare un esperienza produttiva, istruttiva e valida nel nostro campo di studi.
I tempi stringono ormai, il bando è attivo e scadrà il 20.06.14 … AFFRETTATEVI!

Federica Fusco

Summer School "GIORNATE D'EUROPA" - IV Edizione // 24-30 luglio 2014

Bando

Domanda di ammissione




venerdì 23 maggio 2014

Gli eventi di Crimea: è nuova Guerra Fredda? Convegno degli studenti della “Jean Monnet”

Gli eventi di Crimea: è nuova Guerra Fredda? Convegno degli studenti della “Jean Monnet”

Grande successo di pubblico alla conferenza organizzata dagli studenti della professoressa Francesca Graziani al Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito, tramite televisioni, giornali e mezzi di comunicazione online, alle cronache della movimentata situazione Ucraina e la crisi politica che ha investito il Paese, senza capire sufficientemente a fondo i motivi storici, etnici ed economici che girano intorno all'ex Repubblica Socialista che, ai tempi dell'URSS, era praticamente una cosa sola con il governo di Mosca. I lavori del convegno si sono infatti incentrati proprio sulle ragioni della rivolta del popolo ucraino; sugli sviluppi successivi alla controversa situazione della Crimea, regione formalmente ucraina ma di fatto popolata in gran parte dalla comunità russofona; sugli interessi che la Russia di Putin ha nei confronti della Crimea e dell'Ucraina; sulla risposta degli Stati Uniti e dell'Unione Europea rispetto alle mosse del Cremlino.
Relatori d'eccezione sono stati gli studenti dei corsi di laurea magistrale in scienze politiche, che hanno snocciolato vari temi collegati alla situazione Ucraina, ancora in via di svolgimento e tutt'altro che vicina ad una conclusione. I titoli delle relazioni sono stati: “L'Ucraina. Passato, presente e incertezze future”, “Crimea 1954-2014: il ritorno alla Grande Madre Russia”, “Dichiarazione di indipendenza e secessione: la parola al Diritto Internazionale”, “Nostalgie del passato e interessi economico-strategici della Russia di Putin” ed infine “L'Unione Europea: tra il dire e il fare...c'è il Mar Nero”. Moderatore della giornata è stato il prof. Umberto Leanza, docente e luminare del Diritto Internazionale. Le conclusioni sono state affidate al dott. Vittorio Dell'Uva, corrispondente di guerra de “Il Mattino”. Da sottolineare anche il lavoro di pubblicizzazione dell'evento tra gli studenti e di collaborazione per la buona riuscita della manifestazione i neoeletti Consiglieri di Dipartimento, Camilla Cafiero e Giuseppe Atticciati.

Soddisfazione e orgoglio per i ragazzi che, con grande emozione, hanno presentato le proprie relazioni, in esclusiva per noi ecco le dichiarazioni di due studentesse che hanno partecipato, Eva De Simone e Ambra Mugnano: “Un'esperienza bellissima che consigliamo a tutti, che permette davvero di comprendere gli eventi storici e di crescere da un punto di vista professionale. Complessivamente ci riteniamo molto soddisfatte per l'entusiasmo e il grande interesse che la platea di studenti ci ha dimostrato oggi”.


Raffaele Ausiello


giovedì 22 maggio 2014

Convegno Synesis: “La Crisi Economica Europea ed il ruolo delle Banche”

Convegno Synesis: “La Crisi Economica Europea ed il ruolo delle Banche”

Nell'ambito dei progetti di divulgazione scientifica nell'ambito delle scienze politiche dell'associazione Synesis, il giorno 21 maggio si è tenuto presso il nostro Dipartimento un interessante convegno su un tema di forte discussione e di particolare interesse attuale, ovvero il ruolo che hanno avuto le banche e più in generale l'interno mondo finanziario negli sviluppi della crisi globale che ha coinvolto l'intera Europa. Particolarmente esaustivi gli interventi dei relatori, il prof. Gennaro Rotondo docente di Diritto dell'Economia e dei Mercati Finanziari della Seconda Università degli Studi di Napoli ed il prof. Paolo Garonna docente di Economia Politica della Luiss Guido Carli di Roma. In particolare sono stati analizzati i ruoli dei mediatori finanziari molto attivi negli U.S.A., l'uso spregiudicato di prodotti finanziari ad alto rischio come i mutui subprime che hanno innescato la crisi conseguenzialmente all'ascesa dei prezzi delle case negli Stati Uniti, la scarsa vigilanza sui mercati bancari e finanziari da parte delle autorità preposte che sono spesso prive dei mezzi adatti per farlo e della scarsa e, non ultima, la tardiva risposta dell'Unione Europea nei confronti di una crisi incalzante e distruttiva che non poteva non interessare anche i propri stati membri dopo aver prodotto tremendi danni oltre oceano. Al termine delle relazioni non è mancato anche il tempo per un piccolo dibattito tra la platea di studenti ed i professori, che hanno egregiamente risposto in maniera chiara alle domande poste su questioni di particolare interesse e che i media nazionali spesso non analizzano in maniera sufficientemente chiara. Ancora una volta quindi l'associazione Synesis ha offerto la possibilità agli studenti di informarsi su temi pertinenti al corso di studio di chi frequenta la nostra facoltà di Scienze Politiche; la redazione del The Monnet Post ringrazia la Synesis per il gentile invito e porge i migliori auguri di proseguo delle sue attività.


Raffaele Ausiello


VI Trofeo Maria S. S. della Rotonda Città di Parete

VI Trofeo Maria S. S. della Rotonda
Città di Parete


Giunta alla sua sesta edizione, il 18 Maggio 2014, la Città di Parete ha nuovamente ospitato il VI Trofeo Maria S.S. della Rotonda per la gara podistica U. I. S. P. di 10 km di atletica leggera organizzata dalla A. S. D. podistica Pro Loco di Parete su un percorso interamente cittadino, la cui sicurezza è stata garantita da Carabinieri, Comando dei Vigili urbani, Associazione Volontari Carabinieri, Pro Loco di Parete coordinata dal Presidente Vincenzo Pellegrino. La partenza della gara è stata allietata dalle coreografie di ragazze “pon pon” coordinate dalla giovanissima Rita Caruso, che hanno continuato ad animare l’intera mattinata con musica e balli di gruppo. Tra i circa 700 atleti, italiani e stranieri, ha gareggiato anche il Sindaco Raffaele Vitale premiando il vincitore Kadiri Hamid con il suo tempo di 31 minuti 5 secondi. Lo scorso 1 Maggio 2014 la Pro Loco di Parete è già stata impegnata in un’altra gara sportiva per il XIX Trofeo Maria S.S. della Rotonda – Gara ciclistica cat. Giovanissimi con il patrocinio del Comitato festeggiamenti Maria S. S. della Rotonda dimostrando sempre impegno e solidarietà in iniziative sportive e culturali che possano permettere un sano sviluppo locale e sociale del territorio. La partecipazione a tali manifestazioni raggiunge picchi inaspettati di anno in anno incoraggiando a migliorare per il futuro favorendo anche lo sviluppo socioeconomico territoriale attraverso la promozione di tradizioni locali come saluto di benvenuto a chi per la prima volta varca il confine di un nuova località.

Caterina Corsica


martedì 20 maggio 2014

Convegno Synesis: Informazione ed opinione pubblica nella storia: il ruolo del giornalista.

Convegno Synesis: Informazione ed opinione pubblica nella storia: il ruolo del giornalista


Come è possibile parlare di comunicazione all’età della pietra? Come è possibile poi con quel medesimo fil rouge trovarsi nell’età odierna fatta di messaggi su Twitter e facebook?
Queste potevano essere domande lecite per chi avesse carpito poche parole di un discorso ampio e articolato, che ha tenuto gli studenti del dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, questo martedì 6 maggio, legati all’ascolto di un personaggio che prima di loro su quei medesimi banchi da studente di scienze politiche, seppure in diversa facoltà e provenienza, ha studiato, divenendo poi il comunicatore per eccellenza che è…
Gennaro Cosentino, classe 1960, nato ad Aieta, piccolo gioiello nella splendida Calabria, una vita dedicata alla comunicazione, alla scrittura e ai giovani… il tutto riassumibile in poche parole, o meglio importanti e significativi ruoli; Giornalista della RAI, scrittore più volte premiato, delegato regionale comunicazione del FAI, nonché formatore nazionale degli stessi delegati FAI, per la comunicazione, oltre ad essere Presidente dell’associazione socio-culturale “Centro rinascimento” con la quale idea e promuove manifestazioni ed iniziative di livello nazionale ed internazionale, come il progetto “Giornate D’Europa”.
Grazie all’Associazione culturale scientifica “Synesis – Libera Ricerca” e al Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, è stato possibile avere quest’occasione di un incontro con un simile comunicatore, che, accolto e presentato dallo stesso Direttore del dipartimento, il professor Gianmaria Piccinelli, si è prestato ad un excursus ampio, complesso, e interessante nel mondo prima ancora che del giornalismo, della vera e propria comunicazione, partendo da un “semplice” presupposto:
Una notizia può essere detta in tanti modi differenti, a seconda di quale sia il pensiero da voler trasmettere e con il quale voler veicolare l’opinione pubblica, e giungendo ad una conclusione alquanto complessa nel finale del discorso, come fosse il “parto culturale” di tale incontro: Se prima erano i mass media, i mezzi di comunicazione, a influenzare l’opinione pubblica, ora possiamo forse dire che è esattamente il contrario…
Ma cos’è l’opinione pubblica? A cosa ci riferiamo con questo termine? Questo uno dei molteplici nodi nella matassa che durante l’incontro si è andata dipanando come il filo d’Arianna, questa volta utile non per uscire da un semplice labirinto e trovare la comune libertà, ma per destreggiarsi nel labirinto sociale e trovare una libertà che sa di conoscenza, per trovare una propria identità culturale, ponendo un Humus fertile sul quale piantare un opinione che sia influenzata appunto unicamente da noi stessi e dal nostro bagaglio intellettuale.
Quest’Humus è stato gettato parlando di grafiti sulle prime mura, della necessità insita nell’uomo di farsi comprendere, di divulgare la propria voce, il tutto attraversando epoche storiche, trovandosi a discorrere di un Gutenberg, citando un Marconi e rievocando quello che pare un lontano 1954 con la prima trasmissione televisiva della RAI, o parlando della forza e dell’orgoglio di una donna come Matilde Serao, a cui molto dobbiamo.
A legare ogni intento sempre quel comune desiderio di comunicare, dar notizia, e se prima il tutto era lento e limitato, è quella storia che passa che ci ha dato la possibilità attraverso la modernità e i nuovi mezzi di comunicazione di ampliare all’inverosimile ciò che prima era solo informazione, creando quelle che poi sono le vicissitudini comunicative dei giorni nostri, ed è infatti dopo un excursus del genere che quasi si rimane sbigottiti nell’arrivare ai nuovi mass media, ai giorni nostri, ma non eravamo partiti dalle caverne e dalla preistoria? Come è possibile tutto ciò? Si abbassa lo sguardo sull’orologio, appena un’ora passata, ma quanto assimilato, la capacità oratoria di un viaggio nel quale il relatore è stato il nostro cicerone.
La magia della comunicazione, ebbene si, è di questo che è capace, e Gennaro Cosentino lo ha ampiamente dimostrato al pubblico presente, da gran comunicatore e con un carisma palpabile si è posto come entusiasta interlocutore di quei giovani presenti, gettando il seme di quello che si spera sia un ottimo raccolto.


Federica Fusco

P.S: Domani da non perdere il nuovo convegno organizzato dalla Synesis presso il nostro Dipartimento alle ore 16:00 "La Crisi Economica Europea ed il ruolo delle Banche", nel quale interverranno i prof. Gennaro Rotondo e Paolo Garonna.


lunedì 12 maggio 2014

L’ITALIA ALL’INSEGNA DELL’ARTE

L’ITALIA ALL’INSEGNA DELL’ARTE   
MUSEI E MOSTRE LUNGO LO STIVALE 

Con l’arrivo della primavera le giornate iniziano ad allungarsi e per gli amanti dell’arte è una buona occasione per  visitare musei, soprattutto in questo mese dove alcuni siti storici offrono la possibilità di essere visitati gratuitamente, l’elenco è disponibile online, grazie al “maggio dei monumenti” ossia un’iniziativa da parte del Ministero dei Beni Culturali e Turismo per incentivare la popolazione a visitare le meraviglie del nostro paese. 
Per gli amanti del genere è anche il periodo delle mostre, infatti ce ne sono di tutti i tipi: 

  • Dal 18 marzo al  31 agosto 2014 alcune delle opere di  Frida Kahlo, la famigerata pittrice messicana esponente del surrealismo, sarà visibile presso le scuderie del Quirinale a Roma contemporaneamente nel Palazzo Ducale  di Genova 
  • Dal 18 aprile al 20 luglio 2014  sono esposte le famigerate opere dello statunitense Andy Warhol, esponente della Pop Art, tra cui Vesuvius ed i barattoli di latta Campbell’s presso il Palazzo delle Arti di Napoli (P.A.N.) mentre dal 18 aprile al 28 settembre sarà esposto nella capitale italiana presso la Fondazione Roma Museo Palazzo Cipolla 
  • Dal 30 maggio al 12 ottobre 2014 sarà in scena presso la “Villa Fiorentino” nella città di Sorrento (NA) la mostra dedicata alle opere del celeberrimo pittore spagnolo Pablo Picasso 
  • Dal 1 al 4 maggio si è tenuto presso la mostra d’oltremare il Napoli l’evento “Comicon 2014” ossia la fiera internazionale sui fumetti dove si radunano i cosplayer, fumettisti e persone curiose.


Le visite alle mostre, a differenza dei musei, sono a pagamento ma ci sono varie agevolazioni per quanto riguarda l’età ed i diversamente abili. 
Per i cinquant’anni della Nutella verrà organizzato un concerto gratuito in piazza del plebiscito a Napoli dove si esibiranno vari artisti tra cui Mika. 
Questo è un periodo adatto per uscire di casa e dedicarsi alle proprie attività preferite, quindi abbandoniamo la vita sedentaria e godiamoci quello che il nostro paese mette a disposizione. 

Sandra Barbaro


venerdì 9 maggio 2014

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA 15 MAGGIO 2014

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA 
15 MAGGIO 2014 
Di Caterina Corsica 

UNA BUONA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA: UTOPIA O ESPERIENZA VIVIBILE? 
RIEDUCARE LA FAMIGLIA E LA SCUOLA AL DIALOGO CON I GIOVANI 

Il 2014 è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale della Famiglia scegliendo proprio il 15 Maggio per la Giornata Internazionale della Famiglia. Grande spazio verrà dato alle scuole attraverso l’attuazione di attività didattiche specifiche, legate alle peculiari tradizioni delle diverse aree territoriali del Paese col fine di promuovere tra i più giovani i valori della famiglia. I giovani hanno bisogno di genitori che li ascoltino veramente , di genitori che trasmettono valori e regole e di una scuola che li aiuti nella loro sana crescita . Spesso, i giovani risultano essere insicuri nei loro rapporti, vittime di fragilità, che li spingono a vivere in un mondo virtuale fatto di Facebook, Internet etc, distaccato dalla realtà vera: questo può essere molto pericoloso. C’è bisogno, allora, di porre la nostra attenzione  e riflettere sull’importanza del dialogo con i giovani e  la comunicazione familiare. 
Per questi motivi, il CAM Telefono Azzurro si farà promotore di una giornata di studio sul tema per farsi trade union tra i giovani e la società familiare e culturale a cui appartengono dando loro la possibilità di esprimere le emozioni più nascoste con l’aiuto ed il confronto con professionisti esperti attraverso il Convegno “Una buona comunicazione in famiglia: utopia o esperienza vivibile? Rieducare la famiglia e la scuola al dialogo con i giovani” che si terrà presso l’Istituto Salesiano, Via Roma, 73, alle ore 15:00, giovedì 15 Maggio 2014. Apriranno il Convegno i saluti del Direttore dell’Istituto Salesiano di Caserta, del Presidente Associazione ex allievi Caserta – Avv. Narcisio Biagio, del Presidente CAM Telefono Azzurro, del Sindaco di Caserta Dott. Del Gaudio Pio, del Presidente della Cooperativa sociale L’Isola di ArturoArch. Saccone Roberto e del Dipartimento della Famiglia Johnson & Johnson. Interverranno sul tema: l’Avv. Anna Sessa – avvocato Cam Telefono Azzurro; la Dott.ssa Imma Marra – psicologa- psicoterapeuta cognitivo comportamentale; la Dott.ssa Caterina Corsica – Componente Comitato Provinciale Patronato Anmil; l’Avv. di Mauro Anna – mediatrice familiare; la Dott.ssa Toscano Maddalena -Presidente associazione Stiamo Insiemela Dott.ssa Veneroso Angela Presidente Aspic Caserta e l’Avv. Barca Giovanna – Presidente C.A.M. – Centro Aiuto Minori, Telefono Azzurro- Sezione di Caserta. 


martedì 22 aprile 2014

VERSO IL RETTORATO DELLA S.U.N. – INTERVISTA AL CANDIDATO PROF. LUIGI SANTINI

VERSO IL RETTORATO DELLA S.U.N. – INTERVISTA AL CANDIDATO PROF. LUIGI SANTINI

Continua il ciclo di interviste ai candidati per il rettorato della Seconda Università degli Studi di Napoli, dopo Giuseppe Paolisso è la volta di Luigi Santini, Professore Ordinario di Chirurgia Generale del nostro Ateneo.

Professore, lei ha più volte palesato il suo malcontento su molte delle scelte gestionali del Rettore Rossi, la sua candidatura nasce quindi solo per cercare una discontinuità con quest’ultimo?

La mia candidatura nasce prima di tutto da una precisa volontà di un folto numero di professori e ricercatori di vari dipartimenti che in me hanno visto l’alternativa alla gestione odierna. Credo che questo sia il momento giusto per dare una svolta significativa a questo Ateneo, cosa che difficilmente potranno fare i miei colleghi candidati in quanto sono stati attivamente presenti nella gestione della S.U.N., uno come ex Preside della Facoltà di Medicina e l’altro come Pro Rettore. Non a caso il titolo del mio programma è “Il Rilancio passa per il Cambiamento”, ora più che mai è necessario cambiare per non restare indietro.

Cosa pensa che dovrà cambiare quindi con queste elezioni per il rinnovo del rettorato?

Dovrà cambiare innanzitutto la mentalità di chi gestisce l’Ateneo. Io spero che possa davvero iniziare un nuovo ciclo, dove tutte le componenti della S.U.N. partecipino con l’unico obbiettivo di migliorare la nostra offerta formativa, solo così potremmo attirare nuove risorse e nuovi studenti.

Il Rettore cosa può realmente fare affinché ci sia la massima collaborazione tra le varie componenti che formano l’università in modo da remare tutti in un’unica direzione?

Il Rettore deve assolutamente confrontarsi con tutti gli organi collegiali, coinvolgendo tutti nelle fasi decisionali ed essere esclusivamente il coordinatore ed il responsabile delle scelte da fare. Non possiamo immaginare un Rettore che operi senza discutere con chi l’università la vive ogni giorno, la mia forma mentis da Chirurgo mi ha abituato da sempre a lavorare in squadra, ed è proprio questa la caratteristica principale che voglio portare avanti e che ho inserito anche all’interno del mio programma.

Su cosa si concentrerà in caso di vittoria? Cosa intende valorizzare concretamente con il suo operato?

Nonostante provenga da una formazione scientifica, il mio sarà un approccio umanistico. Intendo valorizzare in primis la figura dello studente, che non solo va messo al centro dell’offerta formativa, ma dovrà essere maggiormente coinvolto nelle scelte sulla nostra didattica. Per far ciò occorre che questa visione sia condivisa da tutti i docenti. L’Università è soprattutto di chi la vive, non solo di chi la gestisce.

Sul Policlinico di Caserta ha dichiarato che si farà solo quando entrerà nella testa dei sui colleghi. Pensa che c’è qualcuno che si oppone alla sua realizzazione  che, inutile dirlo, è vitale per lo sviluppo ed il futuro del nostro Ateneo?
Purtroppo da molti miei colleghi Caserta è vista ancora come una piazza di serie B in confronto a Napoli, io ho insegnato per mia scelta 12 anni a Caserta e sono dovuto tornare a Napoli solo a causa del pensionamento di miei tre colleghi professori che avevano lasciato questo Dipartimento scoperto. La mancata realizzazione del Policlinico potrebbe avere delle conseguenze disastrose per tutta la Seconda Università degli Studi di Napoli, è il momento di fare delle scelte coraggiose se vogliamo che il nostro Ateneo continui ad esistere nel prossimo futuro; una di queste dovrà essere per forza di cose la denominazione dell’Università in favore del territorio casertano.

Come pensa di integrare al meglio la S.U.N. sul territorio casertano, in modo che i vari poli non siano dei mondi a se stanti ma dei luoghi di interazione con le città che li ospitano con notevoli vantaggi sia per gli studenti che per tutto il tessuto urbano dove sono ubicati?

La capacità di integrazione dovrà essere fondamentale, ed infatti è tra i primi punti del mio programma. Non può esistere una università separata dal territorio e dal contesto in cui si trova, anzi l’università dovrebbe essere la massima espressione del territorio in cui è ubicata. È assurdo infatti che nessun esponente rappresentante dell’Ateneo sia intervenuto su un grave problema come quello della Terra dei Fuochi. Io sono stato l’unico della nostra università a scrivere sui giornali in merito a questo, ben prima che esplodesse la bolla mediatica. Questa fa pensare che ci sia quasi un disinteresse da parte dei vertici della S.U.N. sui problemi di questa terra, non si può continuare così, è ora che anche l’università entri nel dibattito pubblico sfruttando le proprie eccellenze per dare delle risposte e trovare insieme alle amministrazioni locali delle soluzioni rapide e concrete.


Raffaele Ausiello