Convegno Synesis: Informazione ed opinione pubblica nella storia: il ruolo del giornalista
Come
è possibile parlare di comunicazione all’età della pietra? Come è
possibile poi con quel medesimo fil rouge trovarsi nell’età
odierna fatta di messaggi su Twitter e facebook?
Queste
potevano essere domande lecite per chi avesse carpito poche parole di
un discorso ampio e articolato, che ha tenuto gli studenti del
dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”, questo martedì
6 maggio, legati all’ascolto di un personaggio che prima di loro su
quei medesimi banchi da studente di scienze politiche, seppure in
diversa facoltà e provenienza, ha studiato, divenendo poi il
comunicatore per eccellenza che è…
Gennaro
Cosentino, classe 1960, nato ad Aieta, piccolo gioiello nella
splendida Calabria, una vita dedicata alla comunicazione, alla
scrittura e ai giovani… il tutto riassumibile in poche parole, o
meglio importanti e significativi ruoli; Giornalista della RAI,
scrittore più volte premiato, delegato regionale comunicazione del
FAI, nonché formatore nazionale degli stessi delegati FAI, per la
comunicazione, oltre ad essere Presidente dell’associazione
socio-culturale “Centro rinascimento” con la quale idea e
promuove manifestazioni ed iniziative di livello nazionale ed
internazionale, come il progetto “Giornate D’Europa”.
Grazie
all’Associazione culturale scientifica “Synesis – Libera
Ricerca” e al Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”,
è stato possibile avere quest’occasione di un incontro con un
simile comunicatore, che, accolto e presentato dallo stesso Direttore
del dipartimento, il professor Gianmaria Piccinelli, si è prestato ad un
excursus ampio, complesso, e interessante nel mondo prima ancora che
del giornalismo, della vera e propria comunicazione, partendo da un
“semplice” presupposto:
Una
notizia può essere detta in tanti modi differenti, a seconda di
quale sia il pensiero da voler trasmettere e con il quale voler
veicolare l’opinione pubblica, e giungendo ad una conclusione
alquanto complessa nel finale del discorso, come fosse il “parto
culturale” di tale incontro: Se prima erano i mass media, i mezzi
di comunicazione, a influenzare l’opinione pubblica, ora possiamo
forse dire che è esattamente il contrario…
Ma
cos’è l’opinione pubblica? A cosa ci riferiamo con questo
termine? Questo uno dei molteplici nodi nella matassa che durante
l’incontro si è andata dipanando come il filo d’Arianna, questa
volta utile non per uscire da un semplice labirinto e trovare la
comune libertà, ma per destreggiarsi nel labirinto sociale e trovare
una libertà che sa di conoscenza, per trovare una propria identità
culturale, ponendo un Humus fertile sul quale piantare un opinione
che sia influenzata appunto unicamente da noi stessi e dal nostro
bagaglio intellettuale.
Quest’Humus
è stato gettato parlando di grafiti sulle prime mura, della
necessità insita nell’uomo di farsi comprendere, di divulgare la
propria voce, il tutto attraversando epoche storiche, trovandosi a
discorrere di un Gutenberg, citando un Marconi e rievocando quello
che pare un lontano 1954 con la prima trasmissione televisiva della
RAI, o parlando della forza e dell’orgoglio di una donna come
Matilde Serao, a cui molto dobbiamo.
A
legare ogni intento sempre quel comune desiderio di comunicare, dar
notizia, e se prima il tutto era lento e limitato, è quella storia
che passa che ci ha dato la possibilità attraverso la modernità e i
nuovi mezzi di comunicazione di ampliare all’inverosimile ciò che
prima era solo informazione, creando quelle che poi sono le
vicissitudini comunicative dei giorni nostri, ed è infatti dopo un
excursus del genere che quasi si rimane sbigottiti nell’arrivare ai
nuovi mass media, ai giorni nostri, ma non eravamo partiti dalle
caverne e dalla preistoria? Come è possibile tutto ciò? Si abbassa
lo sguardo sull’orologio, appena un’ora passata, ma quanto
assimilato, la capacità oratoria di un viaggio nel quale il relatore
è stato il nostro cicerone.
La
magia della comunicazione, ebbene si, è di questo che è capace, e
Gennaro Cosentino lo ha ampiamente dimostrato al pubblico presente,
da gran comunicatore e con un carisma palpabile si è posto come
entusiasta interlocutore di quei giovani presenti, gettando il seme
di quello che si spera sia un ottimo raccolto.
Federica Fusco
P.S: Domani da non perdere il nuovo convegno organizzato dalla Synesis presso il nostro Dipartimento alle ore 16:00 "La Crisi Economica Europea ed il ruolo delle Banche", nel quale interverranno i prof. Gennaro Rotondo e Paolo Garonna.
P.S: Domani da non perdere il nuovo convegno organizzato dalla Synesis presso il nostro Dipartimento alle ore 16:00 "La Crisi Economica Europea ed il ruolo delle Banche", nel quale interverranno i prof. Gennaro Rotondo e Paolo Garonna.
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