lunedì 8 aprile 2013

“Clochard alla riscossa”: L’avventura dei barba-pionieri che cercano la loro rivincita sulla vita. Un gruppo di persone in difficoltà si organizza per dare vita ad una nuova avventura. Di Francesca Mastrogiacomo.


  
È notizia di ieri che nel 2012 sono stati registrati più di un milione di licenziamenti. Aumenta il numero dei suicidi per motivi economici e di disagio sociale. Le città nelle quali viviamo diventato sempre più simili a jungle, dove ognuno è da solo e si esaurisce così il senso di comunità.
Ma non tutto è perduto.
Ogni tanto la lampadina di chi affronta periodi difficili si accende, trasformando la tristezza e le difficoltà in un’arma forte e vincente.
Intervistiamo Wainer Molteni, fondatore di Clochard alla riscossa, che ha narrato la sua particolare vicenda nel libro “Io sono nessuno”, nel quale racconta di come nonostante la laurea in sociologia e dopo aver frequentato un prestigio corso in criminologia negli Stati Uniti, le difficoltà economiche abbiano preso il sopravvento sulla sua vita, rendendolo un senza tetto.
Com'è nata l'avventura di Clochard alla riscossa?
Clochard alla riscossa, nasce nel 2004, quando a seguito della chiusura dei dormitori aperti per l'emergenza freddo, un gruppo di ospiti non ci è stato e coinvolgendo altri senzatetto ha cominciato a rivendicare tutta una serie di diritti calpestati dopo la perdita della residenza.
Puoi spiegare a chi ci legge cos'è Clochard alla riscossa?
Clochard alla riscossa è un sindacato autonomo interamente formato da senzatetto, nato per chiedere il rispetto dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione anche per chi vive un momento di difficoltà nella propria esistenza.
Quali sono state le maggiori difficoltà nell'intraprenderla?
 Arresti,denunce,fogli di via......diciamo che all'inizio siamo stati identificati come "terroristi" e quindi combattuti dalla politica che con noi faceva una magra figura e dalla rete associazionistica che di senzatetto da sempre si occupava, spartendosi fondi non riutilizzati per aiutare chi era in difficoltà.
L'imprevedibilità della vita e la forza interiore che ogni uomo possiede nel risollevarsi. Potremmo definire questa la morale o meglio, l'insegnamento del libro "Io sono nessuno"?
Ottima analisi, nulla da aggiungere.
Che tipo di aiuto ricevete, se è così, dagli enti locali e dalle istituzioni?
Per statuto, non chiediamo fondi a nessuno, ne pubblici ne privati, ci basiamo sull'autosostentamento facendo partire sperimentazioni autofinanziate, in poche parole siamo IMPRENDITORI SOCIALI, non possiamo pensare che un progetto partito grazie alla donazione di tal dei tali, debba chiudere l'anno dopo perché tal dei tali decurta dal bilancio la spesa per noi.
La giornata tipo del Barba-pioniere.
Lavoro nelle varie attività progettuali, relax, vita comune, riacquisto della fiducia in sé stessi e nel prossimo, buon cibo.......bella vita diciamo.
Come contattarvi e se possibile, come effettuare donazioni a Clochard alla riscossa.
Tramite Facebook sul profilo dei Clochard alla riscossa (quello ufficiale visto che esistono imitazioni) oppure sul sito Internet: www.clochardallariscossa.org
Consigliamo a tutti di conoscerci e informarsi, poi chi lo ritiene opportuno può fare una donazione seguendo le coordinate nel link DONAZIONI del sito.

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