La Monaca di Monza del XXI Secolo
«Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di
lei »
Mosè Bianchi, La Monaca di Monza (1867) |
"Quel
lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine scellerato di professione.
Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una
sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta
Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che
atterrito dai pericoli e dall'empietà dell'impresa, un giorno osò rivolgerle il
discorso. La sventurata rispose..." (Capitolo X – I Promessi Sposi)
In
questi giorni i media hanno riportato la storia di due donne straordinarie che
hanno riconosciuto il diritto alla vita ai loro figli. Due donne totalmente
diverse con vite diverse: una suora che ha violato il voto di castità e una
diciassettenne costretta dai genitori a vendere il nascituro. Avrebbero potuto
scegliere una strada più facile ovvero quella dell’aborto, ma sono donne
straordinarie proprio perché andando controcorrente hanno scelto la Vita.
All’indomani
di questi eventi Papa Francesco nella consueta Messa alla Casa Santa Marta
afferma che il nostro Dio è il Dio delle
sorprese e delle novità.
Forse
che una diciassettenne diventasse madre non ha fatto così scalpore quanto la
storia sorprendente della suora-madre. Come mai? Perché indossa un abito
religioso?
E
pure l’abito non fa il monaco, perciò
si dovrebbe essere cauti nel giudicare gli altri. Dio ci ha fatti di libero
arbitrio nel bene e nel male ma resta anche un Dio misericordioso.
La
suora ha affermato che è un dono di Dio
e che si sente più mamma che suora e che vuole prendersi cura del suo piccolo
Francesco, che qualche lingua tagliente ha addirittura arrivato a definirlo come il “secondo Gesù Cristo”!
Chi
di noi non ha scheletri nell’armadio? Ora c’è chi è potuto essere più
fortunato e quindi è stato più furbo a nascondere i misfatti della propria
esistenza e chi invece ha preferito mettersi a nudo.
Quando
Papa Benedetto XVI decise di rinunciare al Pontificato la notizia fece scalpore
ma se anziché incrementare i gossip ci convincessimo che nulla succede per caso e che Dio
non toglie nulla se non per prepararci ad un bene maggiore, sapremmo
apprezzare di più i frutti del Pontificato di Papa Francesco. Possa essere
anche la suora di Rieti con il suo piccolo Francesco uno strumento attraverso
il quale la Chiesa possa rivedere alcuni schemi dottrinali più imposti dall’uomo
quanto dallo stesso Dio.
Se
è vero che la suora ha violato il voto di castità, è altrettanto vero che è una
comune mortale come tutti noi, che non possiamo ritenerci certamente rispettosi
di tutte le regole del Creato. Avrà anche violato il voto di castità ma non ha
violato il quinto comandamento: non
uccidere, un principio quindi in contrapposizione con l’altro!!! La miglior
risposta sarebbe ‘Non lo doveva fare e
basta!!!’. Ma chi siamo noi per dire ciò che sia giusto o sbagliato? E se
facesse parte di un disegno divino come afferma la suora-madre? Per la suora le porte della Chiesa non si
sono chiuse, mentre tante nostre porte si. Concludiamo dicendo che Dio sa quello che fa anche
se talvolta ci sorprende con il suo modo un po’ bizzarro di operare. La neo mamma e il suo piccolo
Francesco si stanno affidando solo ad un disegno divino e non possiamo fare
altro che augurare i nostri più sinceri auguri per una nuova Vita!!!
Caterina Corsica
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