Tra Cinema e Realtà:
Diconnect
Disconnect è un film del 2012 diretto da Henry Alex Rubin, con protagonista Jason Bateman. Il film viene
presentato fuori concorso durante la 69ª edizione della Mostra
internazionale d'arte cinematografica.
Presentato l'11 settembre 2012 al Toronto
International Film Festival ed alla 69ª edizione della Mostra
internazionale d'arte cinematografica
.La pellicola è stata distribuita nelle sale
cinematografiche statunitensi a partire dal 12 aprile 2013 ed in quelle italiane dal 9 gennaio 2014.
Racconta le
vicende di personaggi imprigionati nella
rete e caduti nelle trappole che si
nascondono nelle chat,nei siti di
incontro e nei social network. Una coppia
di sposi vittima di un
furto eseguito da un hacker; un
ex poliziotto che scopre che il
figlio teenager fa il bullo su internet; una giornalista televisiva che cerca
di convincere un ragazzo coinvolto in
un losco giro di video chat per adulti a diventare il protagonista di un
suo articolo. Un intreccio di storie
sulla ricerca del contatto umano in un mondo dove ormai la quotidianità creta
da computer , social network, giochi, sembra più vera del reale.
Descrivendo a pieno la realtà in cui viviamo,
costellata di chat, messaggi fotografie istantanee che racchiudono momenti
della nostra vita, ormai non più privata,in un mondo che sempre più spesso diventa
il primo spettatore.
Il nostro millennio è
ormai caratterizzato dalla comunicazione virtuale, grazie ad internet e al
fenomeno dei social network, con il prezioso supporto di strumenti sempre più innovativi (tablet, iphone, ipad, smartphone)
che permettono di “restare connessi” in qualunque momento del giorno e della
notte, in ogni parte del mondo.
Alcuni social network
come Facebook e Linkedin sono ottimi mezzi per promuovere la propria attività
professionale e artistica e anche per promuovere la diffusione di notizie di
pubblica utilità;ma anche l’uso di messaggistica istantanea ed e-mail può
essere utile non solo in ambito lavorativo ma anche personale, permettendo di
colmare, in un certo qual modo,le distanze fra amici e parenti che vivono in
città o nazioni diverse.
Ma a volte,(siamo
sinceri il più delle volte), questi strumenti di comunicazione virtuale creano
non pochi problemi. Penalizzano il dialogo innescando tutta una serie di
piccoli malintesi che, se non chiariti tempestivamente ,rischiano di innalzare
barriere insormontabili fra gli interlocutori; false identità, bullismo
virtuale, prostituzione,tutti rischi nei quali si può incorrere quando
permettiamo alla rete di creare intorno a noi uno specchio di illusoria
perfezione.C’è da augurarsi che questo comportamento non sconfini in modo
incontrollato, distruggendo una realtà che in fin dei conti non è cosi male.
Paola Iaia
Paola Iaia
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