sabato 23 marzo 2013

Decoro urbano. Quando internet diventa utile, se usato con diligenza! Di Guglielmo Ferrazzano.


«Stati Uniti, Asia, Europa, moltissimi i Paesi che adottano gli strumenti della Rete per creare un filo diretto tra cittadini e amministrazioni pubbliche. Ciò che da noi sembra ancora surreale, in molte parti del mondo ha già preso il via.»

Pochi anni fa, se un cittadino voleva segnalare casi, quali: affissioni abusive, vandalismo, dissesto stradale, errori o mancanze di segnaletiche, rifiuti, cosa poteva fare? Se non prendere carta e penna e tentare, dopo aver appuntato il tutto, di contattare le “autorità” competenti? O tentare in gruppo di presentarsi dal Sindaco della propria cittadina, portando un progetto di recupero del cosiddetto e ormai sconosciuto “decoro urbano”. Insomma, se qualche anno fa per fare il cittadino “attivo” c’era bisogno di lottare contro autorità sorde e spesso, interessate soltanto ai gingilli inutili della politica, ora, grazie alla evoluzione e diffusione rapidissima di internet, la patata per i sindaci si fa sempre più bollente.


Una mattina, tra le maie mail, ho trovato quella di un consigliere comunale della mia città, riportante il link del sito sopra esposto. Dopo dieci minuti un ghigno diabolico si forma sul mio viso, divertito e al contempo deluso dalle numerosissime segnalazioni in tutta Italia, riportate su mappa, di casi di “decadimento urbano”. In pratica a cosa serve? Si accede al sito, poi si può scegliere di compiere una registrazione ex novo, oppure accedere tramite l’account di Facebook. Appena entrati in questo mondo di segnalazioni, si può fare un giro per l’Italia attraverso una mappa intuitiva che riporta con delle icone il numero e il tipo di segnalazioni fatte da altri utenti, GRATUITAMENTE. Dall’osservare i casi di segnalazione e notare il numero vertiginoso di utenti in aumento ogni giorno, a diventare un “buon segnalatore”, il passo è breve. Si scarica l’applicazione per il proprio smartphone oppure si accede direttamente al sito. Si fotografa il luogo dove risiede il problema, poi, aggiungendo una breve e precisa descrizione si invia il tutto. Il team preposto controllerà se la segnalazione è corretta e che non violi le condizioni di utilizzo del servizio. Successivamente alla pubblicazione sul sito, verrà portata sulla mappa la segnalazione e il suo stato secondo tre diciture: in attesa, in carico, risolta. Ovviamente tutta la baracca è stata tirata su per condividere sui social network i casi di degrado urbano, spingere con più incisività e semplicità gli amministratori comunali a intervenire e utilizzare internet come stanno facendo da anni in altri paesi. E cioè come uno strumento per migliorare la società, partendo dal piccolo, e aiutare la politica (svegliarla) nelle normali attività di amministrazione, e cioè appunto la cura per il proprio territorio di riferimento. Un’applicazione utile a salvare le nostre città.

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