MATTHAIAPOLOUS: NELLA GIUNGLA NON CI
SONO REGOLE.
I bambini immigrati non devono stare in classe
con i bambini greci.
E’
solo l’ultimo, di una lunga lista, dei tanti scempi perpetrati dal partito di
estrema destra Alba dorata. Il deputato Artemis
Matthaiopoulos ha chiesto formalmente alla commissione cultura, della Camera,
che vi sia una distinzione tra studenti greci e stranieri, in tutte le scuole
presenti sul territorio nazionale. Un’affermazione a sfondo razzista che,
inevitabilmente, ci riporta al 5 agosto 1938, quando, sulla rivista “La difesa della razza”, veniva
pubblicato il manifesto che frantumava l’umanità in “grandi razze” e “piccole
razze”, decretando la pura superiorità delle prime sulle seconde.
Immediata
la reazione degli altri deputati, che hanno lasciato la commissione.
Matthaiopolous ha messo in discussione i principi di convivenza alla base delle
odierne democrazie multiculturali. Secondo lui “nella giungla, non ci sono
regole”.
Si,
perché all’interno di Alba dorata,
l’unica regola condivisa sembra essere l’eliminazione degli extracomunitari, in
qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo.
Il
7 settembre 2012, due deputati del partito suddetto, dopo aver richiesto di
visionare il permesso di soggiorno, hanno devastato delle bancarelle gestite da
immigrati, a nord-est di Atene. Inoltre,
il partito ha istituito mense per poveri, esclusivamente greci. Durante le
elezioni di maggio 2012, attivisti del partito hanno fatto irruzione in sei
seggi di Atene, minacciando l’elettorato di sinistra.
Ma
cosa è Alba dorata?
E’
descritta dai principali mezzi d’informazione internazionali come una
formazione neonazista, anche se il partito rifiuta questa etichetta, dichiarandosi
nazionalista. Eppure nel 1987, il leader Nikòlaos Michaloliàkos esaltava le
gesta e il coraggio di Hitler, mentre nel 2012 ha negato pubblicamente
l’esistenza delle camere a gas nei campi di concentramento nazista. Il politico
greco aveva gettato le basi del movimento nel 1980 e dopo un periodo di
penombra, il partito è tornato alla
ribalta nel 2007. A maggio 2012, durante le elezioni parlamentari ha raccolto
il 6.97 % dei consensi; ventuno deputati sono
entrati in Parlamento a passo militare.
Lo
slogan: così possiamo liberare questa
terra dalla sporcizia.
Allarme
neonazismo? I segnali che il partito ha lanciato sono inequivocabili.
Il
popolo greco si riconosce in questo partito? Sicuramente l’incertezza dei
cittadini vi ha trovato risposte.
Le
guerre che hanno segnato il ventesimo secolo, hanno condannato fautori e popoli
portatori di ideologie “razziste”, seminando sangue e morte in tutto il mondo.
A quanto pare però, la guerra non sempre
insegna e la memoria dell’essere umano è sempre troppo breve.
Sonia Pellegrino
L'allarme del neonazismo è forte purtroppo... Complimenti per l'articolo =D
RispondiEliminae purtroppo non solo in Grecia accadono episodi del genere. Forti campanelli anticostituzionali stanno suonando prepotentemente anche in Ungheria! Grazie per l'attenzione!
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