Seminario sullo stato di diritto indiano nel
tempo
Caserta- 07
maggio.
Nell'aula 7
dell'università Jean Monnet si è tenuto un seminario, "Lo Stato di diritto
nel modello indiano". Ad introdurre il convegno era presente il direttore
del dipartimento, G.M. Piccinelli, che ha salutato i partecipanti e ringraziato
per la loro presenza, passando la parola al professor D. Amirante, docente di
diritto pubblico presso la medesima facoltà, il quale ha introdotto l'argomento
parlando della storia del diritto indiano da quando era colonia britannica ad
oggi, sottolineando i miglioramenti che il paese ha avuto nel tempo soprattutto
dal punto di vista giuridico.
Successivamente
è intervenuto Mahedra Pal Singh dell'accademia giudiziaria di Delhi il quale ha
spiegato che l'India, essendo stata una colonia dell'impero britannico, ha
assimilato il concetto del "Rule of law" dalla madrepatria che si
articola in tre elementi: la protezione della libertà personale, l'eguaglianza
formale, l'indipendenza del potere giurisdizionale rispetto ad altri organi
unendo principi propri come la protezione delle minoranze ricordando che mentre
veniva approvata la costituzione indiana nel 1950 nasce in contemporanea la
carta dei diritti dell'ONU dove successivamente tratterà quest'argomento,
dell'eguaglianza sostanziale che favorisce l'inserimento delle classi
svantaggiate e delle donne, tramite le quote rosa, nella politica e rende
accessibile la giurisdizione anche per persone analfabete o che vivono sotto il
soglio della povertà.
Il signor
Singh è stato molto disponibile ed ha risposto alle domande fatte dal pubblico.
Il congresso
si è concluso con la presentazione del sito Iles (Indian legal studies)
eseguita dal professor V. Pepe, docente presso la SUN e presidente della
fondazione Gianbattista Vico, il quale spiega che il sito pone la finalità di
avvicinare il mondo asiatico agli studenti europei che vogliono averne un
approccio.
Il seminario
ha riscosso molto successo sia perché è intervenuto un professionista che mette
in pratica nel suo lavoro ciò per cui ha studiato, sia perché il dibattito è
avvenuto all'interno del dipartimento di scienze politiche dove ci sono
studenti di ogni età che sono desiderosi di conoscere culture diverse dalla
propria.
Sandra Barbaro
Nessun commento:
Posta un commento