“Cibo Criminale”: per pranzo serviamo veleno.
Se prima ne avevamo un vago sospetto, oggi ne abbiamo la certezza: ciò
che arriva sulla nostra tavola non è ciò che ci aspettiamo. Dall’olio ai pomodori,
dalla carne al pesce, dalla frutta ai dessert, ai vini e alla nostra amatissima
signora mozzarella.
“Cibo Criminale” –di Mara Monti e Luca Ponzi- racconta l’inaffidabilità
dei prodotti che consumiamo quotidianamente e di cui non conosciamo l’origine. Gli
autori con documenti alla mano, indagano sul grosso giro di affari intorno al
mercato alimentare, raccontando casi di prodotti certificati con marchio “Made
in Italy”: un marchio riscontrabile solo sull’etichetta e non nell’orgine del
prodotto stesso. Compriamo l’olio extravergine di altissima qualità? In realtà
stiamo comprando scadentissimo olio spagnolo. Compriamo passate di pomodoro?
Non sappiamo che provengono dalla Cina. E la mozzarella? Quella è un’altra
storia. Ne abbiamo viste di cotte e di crude, dalla mozzarella blu a quella
cinese, o a quella prodotta con latte proveniente da chissà dove.
Da dove provengono questi cibi possiamo immaginarlo: Cina, India,
Tunisia e più in generale da quei Paesi dove la materia prima e la manovalanza
costano davvero poco. Ma c’è di più: si tratta di quei Paesi con cui la
criminalità organizzata non trova difficoltà a contrattare. Verrebbe spontaneo
chiedersi: ma i prodotti alimentari, prima di essere lanciati sul mercato non
dovrebbero essere sottoposti a rigidi controlli di qualità e marchio? Certo. Ma
quando si tratta di affari di miliardi di euro è possibile che si tralasci di
fare controlli accurati. Cosa significa? I controlli vengono fatti da
fedelissimi alla criminalità organizzata, probabilmente in cambio di tangenti,
cosicchè quei prodotti verranno certificati sotto marchi pregiati. Tutto per
favorire i maxi-affari della criminalità organizzata.
Gli autori provano a dare un consiglio su come difendere la propria
salute dai veleni serviti a tavola dalle mafie: non comprare cibi con prezzi
troppo bassi, non comprare cibi senza etichette. Tuttavia giungiamo a
comprendere che questo genere di rimedio è relativo poiché è difficile dire
dove finiscano le associazioni criminali e fino a chi riescano ad arrivare per
mettere in moto questa macchina di produzione malata. Ancora una volta un
sistema che mette a repentaglio la salute dell’umanità.
di Gabriella Castaldo
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