Agnese Borsellino, una vita per Paolo.
All'età di 71 anni, si è
spenta nella sua casa di Palermo, Agnese Piranio Leto. Vedova del magistrato
ucciso dalla mafia Paolo Borsellino. La città di Palermo ed in particolare i
giovani di destra, provenienti dalle organizzazioni giovanili e universitarie
AN, hanno voluto renderle omaggio affiggendo per le strade del quartiere striscioni
con la scritta: "Agnese e Paolo di nuovo insieme". I funerali si sono
svolti nella chiesa di Santa Luisa di Marillac, dove il feretro è giunto
accompagnato a spalla dagli amici e dal figlio Manfredi.
Alle esequie erano presenti il Presidente del
Senato Pietro Grasso, i ministri dell'Interno e della Giustizia, Alfano e
Cancellieri. Erano presenti inoltre il Capo della Polizia Alessandro Marangoni,
il Comandante dei Carabinieri Leonardo Gallitela, il Comandante della Guardia
di Finanza Saverio Capolipo. Presente ai funerali, anche l'ex procuratore di
Palermo, Antonio Ingroia, il quale ha espresso amarezza perchè i desideri di
Agnese che da viva, ha portato avanti la ricerca iniziata da Paolo, non sono
stati esauditi.
Una folla commossa ha
assisito ai funerali anche fuori la chiesa che non è riuscita ad accogliere
tutti i presenti. Il parroco, Don Cosimo Scordato, ha iniziato la sua omelia
dicendo :"QUELLO DI AGNESE È STATO UN MARTIRIO BIANCO". Dopo aver
ricordato il suo carattere umile ma forte, Don Cosimo ha sottolineato che
durante la sua vita Agnese, non ha fatto altro che inseguire la verità, e, ha
chiesto perdono per il martirio di tante persone. Sempre durante un passaggio
dell'omelia, il parroco, ha richiamato le parole dell'Apocalisse di San
Giovanni, ricordando che :"DIO NON VUOLE CHE SI VERSINO LACRIME". “È
giusto prevenire le lacrime e asciugarle quando è necessario”-ha aggiunto-“ ma
Agnese ha esaurito tutta la sua vita pe questo obiettivo:"HA DATO TUTTO
CIÒ CHE HA POTUTO, DIMOSTRANDO DI CERCARE LA VERITÀ AFFINCHÈ IL MARTIRIO DEL
MARITO NON RESTASSE INSPIEGATO".
Come ha affermato il
parroco, Agnese era veramente una donna forte e coraggiosa; nel Dicembre 2012, commentando il
conflitto d'attribuzione sollevato dal Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, nei confronti della Procura di Palermo che indaga sulla trattativa
Stato-Mafia, Agnese disse:” NON HO IL TITOLO NÈ LA COMPETENZA PER COMMENTARE
CONFLITTI D'ATTRIBUZIONE, MA HO IL DOVERE ED ANCHE IL DIRITTO DI MANIFESTARE
TUTTO IL MIO SDEGNO PER UN EX MINISTRO, PRESIDENTE DI CAMERA E VICE PRESIDENTE
DEL CSM, CHE NON HA AVUTO SCRUPOLI NEL TELEFONARE ALLA PIÙ ALTA CARICA DELLO
STATO CHE HA TUTTA LA MIA STIMA-. Agnese aggiunge:" CHI ERA E CHE RUOLO
AVEVA L'ALLORA MINISTRO DELL'INTERNO, NICOLA MANCINO,QUANDO QUEL POMERIGGIO DEL
1 LUGLIO 1992 INCONTRÒ MIO MARITO? PERCHÈ PAOLO RIENTRATO LA SERA DISSE DI AVER
RESPIRATO ARIA DI MORTE?
La domanda che si pone
Agnese, forse è la stessa che ci poniamo tutti noi italiani da quel lontano
1992. Chi fu il vero mandante dell'omicidio di Falcone e Borsellino? Che la
risposta forse sia in un'altra affermazione che Agnese? Ebbe il coraggio di
dire : LA MAFIA È SOLO UN ESERCITO DI SOLDATI IN MANO ALLA POLITICA". La
verità? Non l'avremo mai!
di Alice Buonanno
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